venerdì 7 marzo 2008
We travel!
Uno dei modi più comuni per spostarsi in città se non si possiede una macchina è quello che viene definito – tra l’altro in modo piuttosto appropriato - “travelling”. Ovvero, spostarsi sfruttando i passaggi di alcune macchine private che girano continuamente per la città e che per un prezzo irrisorio offrono degli “strappi” lungo alcune linee direttrici vagamente prestabilite. Il meccanismo di per sé non è complesso, anche se bisogna essere in qualche modo iniziati. Basta stare sull’angolo della strada, in alcuni punti misteriosi che qui tutti conoscono, e aspettare che ne passi una. Il conducente fa un segno con la mano (tipo pollice retto o verso) che per qualche convenzione indica il giro della città che compie. Se la direzione è quella giusta si sale e ci si lascia trasportare, normalmente fino ad un qualche luogo centrale tipo Independence square a Downtown, da dove poi si prenderà un’altra macchina per la destinazione finale. Spesso i taxi si fermano a raccogliere altre persone in attesa ai bordi della strada, che scenderanno in un punto qualunque del tragitto. Le macchine sono fantastiche. Sedili tutti sfondati, musica altissima e odore di polvere. Orisha chiacchiera vivacemente con tutti gli autisti, tanto che ogni volta mi chiedo genuinamente se siano suoi amici. Un passaggio costa meno di un dollaro USA, ma si dice che in una serata di lavoro si guadagnino un mucchio di soldi…
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