venerdì 7 marzo 2008
Esercizi di stile
Ci conoscevamo da circa dieci secondi, le altre erano sul macinino di Clarissa, io ero sulla sua macchina, e finalmente stavamo andando tutti in spiaggia.... E’ cominciata così, che mi ha chiesto se preferivo aria condizionata o finestrino aperto. Se posso scegliere, finestrino aperto. Ok, il mio tipo di ragazza. Mi ha fatto ridere. Tra una chiacchiera e l’altra, ci siamo messi a far finta di flirtare. Giochini stupidi, per riempire il viaggio. Ero una spia italiana che inviava informazioni al nemico con piccioni viaggiatori. Lui era il mio manager e dovevo chiedergli il permesso prima di parlare con uno sconosciuto. E poi ancora, per riempire i due passi in spiaggia, quando siamo andati fino in fondo e abbiamo trovato una casa di legno oltre alle barche dei pescatori. Ero una mafia-girl. Lui era pagato all’ora per farmi da babysitter. Giochi di battute veloci, che riescono bene solo se due persone si stanno simpatiche, ma non sono attratte sul serio. Semplici esercizi di stile, la sensazione benedetta di capirsi al volo. Ne avevo un bisogno estremo, estremo.
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