Un altro fenomeno fondamentale per comprendere la cultura trinidina è quello dello stalker. Lo stalker è colui (o colei) che ossessivamente e inopportuamente contatta, chiama, tampina un'altra persona da cui è morbosamente attratto. Il tristo fenomeno dello stalker è diffuso in tutto il mondo, ma qui è paricolarmente acuto, o almeno molto più acuto che in Europa. E' difficile trovare una ragazza che non ne abbia avuto esperienza, indipendentemente dal suo oggettivo grado di sex appeal.
A volte lo stalker comincia con una telefonata a un numero casuale, e se capita che gli risponde una ragazza con una voce sufficientemente eccitante i contatti possono continuare, insistentemente e indefinitamente. A volte addirittura lo stalker chiama perchè sentire quella specifica voce femminile gli consente di terminare il suo viaggio solitario verso l'orgasmo. La maggior parte delle volte però lo stalker conosce la vittima, almeno superficialmente. Una mia collega che ha lavorato con degli ex detenuti per un workshop se ne è trovati due ad infiammarle il telefono. Ci sono anche stalker dello stesso sesso, ovviamente. La proprietaria della casa di Maracas Bay dove ho passato il weekend di Pasqua è diventata uno degli stalkers di Orisha, la chiama, la va a trovare al lavoro. Nella maggior parte dei casi non sono persone pericolose, solo fastidiose. Dal punto di vista di chi è tampinato. Solo molto sole, dal punto di vista di chi tampina.
Questa modalità di interagire è uno dei frutti marci di questa società difficile. Dell'individualismo che schiaccia i più deboli ai margini. Di una carnalità molto presente. Del mordi e fuggi così esplicito nei rapporti umani. E la situazione che si crea è perversa. Lo stalker si presenta come vittima del fascino dell'amata. Però con la sua presenza non richiesta, ossessiva e impositiva è in realtà il vero oppressore. E più l'amata sarà educata e sensibile, meno lei vorrà fare del male al suo persecutore, più lui ne approfitterà per accerchiarla. E' una situazione odiosa perchè obbliga alla cattiveria, obbliga a mandare al diavolo. Obbliga anche chi non vuole a fare parte del mondo crudele di chi opprime lo stalker e lo riduce a cercare nel tampinamento una via d'uscita alla solitudine. Ancora una volta, mangiare o essere mangiati, con parole d'amore come condimento.
domenica 13 aprile 2008
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