Dopo aver descritto la meravigliosa movie factory che trasmette film d'essay il giovedì sera, dedicherò qualche riga ad un altro cinema di Port of Spain, dallo stile diametralmente opposto. Si tratta del Globe, il cinema storico della città. Un vecchio edificio rossastro nella centralissima Park Street, con le solite locandine appese fuori.
La cosa particolare di questo cinema è che i film sono irrilevanti. Non si va al Globe per vedere questo o quel film. Si va per passare quattro ore di fila in un pomeriggio o una serata in cui non si ha nulla in programma. Dico quattro ore perchè con lo stesso biglietto si vedono due film, a conferma di quanto detto sulla marginale importanza di ciò che si vede. C'è una sala sola, quindi non c'è scelta. E i film sono immancabilmente bruttissimi. Polpettoni holliwoodiani della peggior specie, dalla commedia di serie B al musical all'attacco degli extraterresti.
Ma il Globe ha anche un grande fascino. C'è sempre poca gente e lotta per restare aperto, ultimo cimelio di una concezione del cinema che ormai è stata soppiantata dal più moderno e banalissimo multisala Movietown con centro commerciale annesso, proprio fuori città. Le sedie sono scomode e il locale è polveroso, ma c'è uno schermo sconfinato e la sala enorme odora di vecchio. Il biglietto per due film costa il prezzo ridicolo di 2 soli dollari USA, mentre l'americanissimo Movietown chiede normalmente 7-8 dollari per un solo film. C'è un barettino che offre cibo dall'aria sospetta, hot dog verdastri e le solite bibite dolcissime che vanno di moda nel Caribe. I pacchettini di pop-corn sono minuscoli ma costano 30 centesimi di dollaro e vengono dati in una carta marroncina come quella delle panetterie. E infine, proprio di fianco alla sale c'è un bel cartello grande con le istruzioni su come comportarsi nel caso arrivi all'improvviso un uragano.
E' il cinema dei poveri, il cinema del popolo, il cinema dei nostalgici. Senza nemmeno l'ombra dell'intellettualismo del cineclub, senza un millesimo del senso degli affari del multisala americano. La gente paga ed entra, senza farsi troppe domande. Costa così poco che se il fim non piace ce ne si può andare in qualunque momento senza troppi rimpianti. O in alterativa, si può decidere di restare e pensare ai fatti propri, mentre nella misteriosa sala buia le coppie si sbaciucchiano e i ragazzetti commentano ad alta voce le curve di tutte le attrici.
domenica 20 aprile 2008
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