Come contrappunto a qualche giorno di stanchezza emotiva, ieri mi è stata regalata una splendida giornata di profondo, limpido ristoro.
Sono stata portata a Banchisseuse, una bella spiaggia della costa nord, una ventina di minuti più in là di Maracas Bay. Maracas, essendo vicina a Port of Spain, è considerata la "liming beach", la spiaggia in cui si socializza. Con sempre un sacco di gente, famiglie, chioschetti, gruppi di amici che giocano a calcetto e bambini che fanno castelli di sabbia. Se invece si cerca il contatto puro con la natura basta spingersi in una delle spiagge successive, tutte diverse e tutte bellissime, e soprattutto assolutamente deserte. Ieri a Blanchisseuse ci saranno state una dozzina di persone, di cui cinque eravamo noi. La marea era così alta che le onde mangiavamo tutta la spiaggia, fino alla parete di roccia che la limitava da dietro. Per questo per quanto stessimo lontani dall'acqua bastava un'onda lunga per bagnarci i piedi, in un brivido rinfrescante.
Il mare era alto, schiumoso e ruggente. Due di noi si sono spinti al lagro con le tavole da surf e hanno preso delle belle onde, mentre noi li osservavamo scivolare sull'acqua e intimamente pensavamo che non deve esistere una sensazione più bella al mondo di quella di spare in piedi sull'orlo di quel fragore. Abbiamo fatto un bagno lunghissimo e stancante, saltando, prendendo schiaffi, immergendoci sotto queste onde mirabolanti che veniano da tutte le direzioni. Era così bello, così semplice, così puro e giocoso. L'acqua era bianca di schiuma, il sole batteva, Karen e Rodrigo si facevano foto con la macchina subacquea. Tutto era leggerissimo.
Sono anche riuscita a fare un po' di body-surfing, buttandomi su un'onda a braccia aperte e guardando la costa, e scivolandoci sopra senza bisogno della tavola. Ci sono riuscita quattro o cinque volte, ed è stato così elettrizzante che mi veniva da ridere. Un'onda mi ha addirittura riportata fino al bagnasciuga, dopo avermi fatto volare per circa venti metri. Tutto leggerissimo...
Il ritorno è stata come al solito un'ora di strada magnifica, nella foresta, nelle montagne. Abbiamo seguito il mare, abbiamo passato le palme di Maracas, abbiamo preso la spettacolare strada verde con luce verde con riflessi verdi che riporta a casa. Ero in macchina da sola con uno dei surfisti, un ragazzo semplice e ossuto che fa il marinaio. Mi lasciavo portare dolcemente attraverso quelle curve, mentre lo ascoltavo raccontare della vita di mare, della sua unica traversata oceanica, e dei pesci che cambiano colore quando lottano per non farsi pescare.
domenica 6 aprile 2008
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