La cultura di Trinidad viene spesso definita "cultura del Carnevale". Cultura del bacchanal, parola tipicamente trinidina che non è necessaro tradurre. Ho già scritto in precedenza che in un anno senza stagioni e senza cambiamenti di clima il ritmo è scandito da quest'unico tremendo evento che coinvolge e sconvolge tutta la società, anche chi non vi partecipa. I primi eventi iniziano ad Agosto, e in seguito una serie di feste e occasioni si susseguono a distanza sempre più ravvicinata finchè, una volta che si è tolto di mezzo il Natale, non si fa altro che pensare e prepararsi alla grande orgia collettiva del Carnevale. In ufficio è stato già distribuito il calendario delle fetes, parola rimasta francese che indica le feste fino a notte inoltrata che precedono il Carnevale. Per tutto gennaio e febbraio ci saranno fetes ogni venerdì e ogni sabato. E negli ultimi dieci giorni ci saranno feste ogni singola sera, fino allo sfinimento.
Il Carnevale costa. I costumi sono carissimi, quelli semplici vengono tra i 350 e i 500 dollari americani, a seconda della band. E le fetes costano 50 USD a botta (ma con free drinks tutta la notte). Per questo le banche propongono i Carnival loans, prestiti espressamente finalizzati a vivere appieno il Carnevale, che vengono poi ripagati gradualmente durante il resto dell'anno. Alcuni decidono di non pagare l'affitto nel mese di Febbraio, altrimenti non ci stanno dentro. Spesso e volentieri i landlords capiscono e chiudono un occhio.
La preparazione al Carnevale è l'unica cosa che i Trinidini fanno per tempo, l'unica cosa in cui sono puntuali. Tutti prenotano i propri costumi con mesi di anticipo. Tutti si preparano scientificamente un programma di fitness per non sfigurare in bikini. Un mesetto fa volevo prenotarmi un costume in una delle bands di grido. Visto che non ho agganci che mi permettano di assicurami un posto, ho dovuto seguire la triste procedura di fare la corsa all'ultimo costume su internet. La band ha annuciato che avrebbe aperto le iscrizioni online il giorno 16 agosto, esclusivamente tra le 6 e le 8 di sera. Io alle 6 ero pronta, carta di credito alla mano, misure di vita-seno-fianchi espresse in pollici annotate diligentemente sul quaderno. Io lo giuro, ho provato a cliccare più velocemente possibile. Ma ciononostante non ce l'ho fatta. Alle 6:10 era tutto esaurito.
domenica 5 ottobre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento