venerdì 21 novembre 2008

Stadio

Sono andata a vedere la partita. Trinidad e Tobago contro Cuba, qualificazione per i mondiali. Io che normalmente penso che il calcio sia soporifero, mi sono ricreduta. Era una bella serata calda e serena, cielo terso, brezzolina, un piacere stare all'aria aperta. Tutto intorno al piccolo stadio di Port of Spain migliaia di persone che camminavano in processione, vivaci ed eccitate, tutte vestite di rosso. Rosso come i Soca Warriors - la squadra nazionale di Trinidad and Tobago.

Una volta entrata, sono stata esposta ad abbastanza materiale umano da restare impegnata in osservazione per tutti i 90 minuti, a prescinedere dalla partita.

Per esempio. I venditori di birre e noccioline. Nessun rivenditore ufficiale, tutti li' con secchi pieni di bibite ghiacchiate e snacks che avevano comprato quel giorno al supermercato, per venderli al doppio del prezzo sui gradoni. Bellissimo il rastaman vecchio e rugoso coi capelli in dreaklocks lunghi fino al sedere, che gridava senza sosta "peanuts, cashewnuts!". Ad un minimo cenno lanciava in giro sacchettini di noccioline da prendere al volo. Poi gli acquirenti a loro volta facevano palline di banconote che gli lanciavano a parabola. E lui puntualente le intercettava, veloce come la lingua di un camaleonte.

E poi un altro personaggio fantastico, un giorave uomo bello e slanciato, vestito con abiti della nazionale dalla bandana ai lacci delle scarpe. Che per tutti i novanta minuti di gioco ha camminato in circolo intorno al campo trasportando un'enorme bandiera trinidina. Camminava come un principe, elegantissimo, dignitosissimo, non guardava la partita nemmeno di striscio. Come se tutto lo spettacolo di quella sera fosse lui, ed in un certo senso era lui. Ogni tanto decideva di correre per un giro o due, sempre con l'asta della bandiera in spalla, e lì davvero sembrava una visione, un bellissimo masai delle steppe africane...

La partita e' finita 3 a 0 per Trinidad e Tobago, ed e' impossibile descrivere l'euforia di tutti questi caraibici in festa. Birra, salti, grida, e l'immancabile musica soca che e' partita a volo sul finale... Che ci vuoi fare? Inimitabile Trinidad!

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