venerdì 19 settembre 2008

Regalo

I landlords di Lea sono una coppia assurda. Lea e' una ragazza tedesca belissima e dolcissima che sta facendo un'internship in ECLAC, una delle varie agenzie ONU a Trinidad. Peccato che resti solo due mesi, perche' e' esattamente l'amica Europea simpatica, sensibile e aperta di cui sento tanto la mancanza. Lea e' arrivata a inizio agosto e se ne sta in una casetta a Cascade insieme ad una coppia molto improbabile.

Lei e' inglese, sui cinquanta. Lui e' trinidino, over-settanta. Entrambi bellissimi. Lei minuta, bel viso, capelli lunghi biendi e occhi azzurri. Ancora l'aria da ragazza, lunghe gonne colorate e scialli hippy un po' fuori moda. Lui sembra Saladino. Ancora drittissimo e in gamba, se ne va in giro sempre con un turbante rosso e una giacca indiana doppio petto bianca, un personaggio che non si puo' fare a meno di notare. Hanno vissuto in India, in Inghilterra, e chissa' in quali altri strani posti. A prima vista sembrano un po' troppo strampalati per essree veri, ma poi si scopre subito che sono persone deliziose e al centro di un vero vortice di vita sociale qui a Trinidad.

Mercoledi' erano presenti all'apertura del festival. Lei era stanca, se n'e' andata a casa verso l'una. Il marito quasi ottuagenario se n'e' rimasto li' in discoteca, col suo bel turbante, ad ascoltarsi la musica. Ad un certo punto io stavo ballando ed e' venuto a ballare con me. E' stato molto carino, abbiamo ballato insieme tipo 5 minuti buoni, lui era bravo. Ci siamo divertiti. Alla fine lui era contentissimo, mi ha detto che ballare gli piace un sacco, che stava passando una bellissima serata. Aveva voglia di ringraziarmi in qualche modo per danza, e visto che io non avevo voglia di bere alcohol lui ha aperto il suo borsello, e con delicatezza ne ha tirato fuori una piccola canna. "E' per te", mi ha detto, con aria da nonno.

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