mercoledì 4 febbraio 2009

Note to self

Tra le belle personcine incrociate ultimamente figurano indubbiamente Sheela e David. Lei Americana, lui Inglese. Lei zuccherina, lui speziato di humour britannico. Girano il mondo scrivendo libri sull'opportunita' di investimento in vari paesi. Dopo aver lavorato per un'azienda del settore ed essersi incrociati in varie destinazioni nei cinque continenti, hanno deciso che era il momento di sposarsi e di aprire il loro business indipenedente. Per ora hanno coperto la Turchia, Malta e Trinidad e Tobago, dove lui ha scoperto l'aqua di cocco (I am severely addicted, I can't drink normal water any longer), e lei ha scoperto di essere incinta.

L'altro giorno abbiamo organizzato una cenetta-sushi e abbiamo parlato di vita, di viaggi e della crisi economica a Trinidad. Il piu' grande fondo di investimento locale (e tra i piu' grandi nei Caraibi, con ramificazioni alle Cayman) e' sprofondato su se stesso quando molti grandi investitori si sono precipitati a ritirare denaro. L'azienda e' stata immediatamente comprata dal Governo, e l'esecutivo e' stato licenziato in tronco. Nell'ultima settimana a Trinidad, quando non si parla del Carnevale, si parla di questo.

Nel mezzo della discussione David ha detto una cosa interessante. Che quando si intervistano i Ministri, un po' ovunque nel mondo, ci si trova sempre davanti a un muro di parole-slogan in cui la verita' e' talmente diluita da risultare irriconoscibile. E questa non e' una novita'. Pero' poi ha aggiunto che c'e' una bella differenza tra ministro e ministro. Quelli importanti (Finanze, Giustizia, Sanita'...) sono tradizionalmente yes-men del Primo Ministro, con pelo sullo stomaco e gusto per il potere. Le interviste piu' succose e aperte si fanno invece nei ministeri minori (Pari opportunita', Ambiente, Sport...), che vengono generalmente affidati a chi fa le bizze per limitarne la sfera di inflenza. Osservazione semplice ma non banale. Da tenere a mente per quando le interviste le faro' io.

Nessun commento: