mercoledì 25 febbraio 2009

Carnival Tuesday

E finalmente e' arrivato Carnival Tuesday! E' ora di sfoggiare i nostri costumi! Belli, colorati, bling bling bling bikinis. Scarpe da tennis per poter resistere alla camminata infinita, collant leggeri di protezione, il costumino verde con i pendagli che tintinnano, la cintura di perline pendenti e laccetti preziosi per collo, gambe e braccia. Brillantini, brillantini ovunque - che scintillano azzurri nel cuore di town. E le piume, ovviamente! Un fiore di piume verdi in testa da sfoggiare con eleganza, fingendo per un giorno di essere una vera soubrette.

Hands in the air! Hands in the air!


E' stata una festa infinita. Migliaia e migliaia di persone in costume, uomini e donne, grassi e magri, vecchi e giovani. Un sacco di ragazze bellissime ma soprattutto un sacco di ragazze e ragazzi normali che una volta all'anno decidono di essere delle vere star, dimenticandosi di chi sono, di cosa e' giusto e di cosa e' sbagliato. Fiumi di cose da bere e da mangiare, tutto senza mai fermarsi, ballando ballando ballando lungo le strade di downtown, del porto, frederik street, la Savannah. Intervallati dai judging points in cui i giudici decidevano quale fosse la band piu' bella, la lunga carovana ininterrotta proseguiva mascherata, sobbalzando frizzante nel baccanale di febbraio.

When they drink their rum, they only want roti...

Canzoni soca sconce e ossessive alimentavano l'effetto dell'alcohol. Wine wine wine, tutti ballavano su tutti, tutti erano bellissimi, tutti erano esausti e elettrizzati, inarrestabili e sfiancati da questa danza durata dodici ore sotto il sole e sotto la pioggia. Che bella la pioggia! Cosi' rinfrescante sull'asfalto bollente... Siamo stati sotto l'acqua a prenderla come se si trattasse un enorme scherzo celeste, in attesa che rispuntasse il sole accecante. Abbiamo camminato, danzato e ballato all'infinito. Alla fine ci siamo trascinati verso lo stadio, mentre il sole calava e la banda si disfava lentamente. La citta' era ancora calda e pulsante mentre i piu' si dirigevano finalmente verso casa. Lasciandoci alle spalle le ultime esplosioni crnevalesche, sentivamo il coro tribale sollevarsi in lontananza:

We-won't-stop-till-the sun-goes-up --- Winiiiiiiin'

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