domenica 15 febbraio 2009

Brasile

Tra meno di un mese realizero' uno dei sogni che mi porto dietro dal tempo del liceo: un lungo e avventuroso viaggio in Brasile. Ho gia' comprato i biglietti, andata il 9 Marzo, ritorno il 3 Maggio. Otto settimane di viaggio, alla scoperta di un paese che sara' impossibile esaurire in una sola tornata. L'origine di questo sogno e' bizzarra, e mostra come la vita prenda sempre il sopravvento sulle cose, su di noi, sui nostri piani.

Non sono nata con un'inclinazione naturale verso il Sudamerica. Sono stata immune alle mode per i balli latino-americani e per la lingua spegnola che imperversavano quando ero ragazzina. Senza accorgermene, pero' tra le tante persone che frequentavano il mio liceo ho pescato proprio due ragazze Sudamericane, e ne ho fatto le mie amiche "del cuore". Una non mi parlava altro che dell'Argentina, degli spazi sterminati della pampa e dell'atmosfera libera e europea di Buenos Aires. L'altra mi cantava le lodi del Brasile, della sua societa' ardente e meticcia e della comopolita Sao Paolo. Il tutto si e' ingigantito quando entrambe hanno cominciato a viaggiare e conoscere le loro terre, tornando a casa cariche di racconti esotici, fotografie mozzafiato e ricette culinarie di cui ero tra le principali beneficiarie.

Il tempo passa, e a vent'anni trovo un fidanzato portoghese di cui non posso fare a meno di apprendere la lingua e la cultura. Ho anche vissuto nel suo paese, assorbendo i suoni, gli accenti e la sensibilita' lusofona. In Portogallo e' facile sentir parlare delle ex colonie, la tv e' satura di telenovele brasiliane e la bossanova suona nelle radio molto piu' che altrove. Dovendo scegliere un case study per la mai tesi, mi sono detta perche' no? Il Brasile.

L'interesse saliva, ma la vita mi portava altrove. Ho continuato a studiare e lavorare nella vecchia Europa, fin quando durante il mio Master ho stretto amicizia con una ragazza portoghese. Appassionatissima per il Brasile. Contro ogni aspettativa e piano, siamo finite entrambe a Bruxelles per la seconda parte del programma, e ci siamo avvicinate tantissimo. Le scriveva la sua tesi sul Brasile, me ne parlava tutti i giorni. Quando e' andata a fare laricerca sul campo io l'ho aiutata a fare le valigie e la sono andata a prendere in aeroporto al ritorno. Nel frattempo, il mio ex fidanzato portoghese trovava un'eccellente opprtunita' di stage in Brasile.

Pochi mesi dopo, la mia amica brasiliana del liceo si e' lasciata Milano alle spalle per tornare finalmente nella sua San Paolo. Allo stesso modo, la mia amica portoghese del Master si e' trasferita stabilmente a Rio de Janeiro. L'ex ragazzo e buon amico sta pensando di restarci, dice che ci sono piu' opportunita' che a Lisbona. Anche le persone piu' insospettabili nella mia vita hanno cominciato a interessarsi al Brasile. La mia amica filosofa Cil ha deciso che scrivera' la sua tesi di dottorato su una scrittrice brasiliana, ne abbiamo parlato a lungo sorseggiando le sue impareggiabili tisane tra Milano e Parigi.

Dal canto mio, non ho mosso un dito. Ho mandato l'application per diventare una UN volunteer, e dopo che mi era stata promessa l'Africa mi sono ritrovata qui, nel continente americano. Attraversando l'Oceano Atlantico, ho promesso a me stessa che non avrei lasciato questa parte di mondo senza aver messo piede nel magnetico Brasil.

2 commenti:

Silvia O. ha detto...

Immagino l'emozione che starai provando in queste ultime settimane di preparazione prima del TUO viaggio. E immagino anche con quale curiosità ascolterò i tuoi racconti, non appena ci vedremo.

Vivi ha detto...

Non vedo l'ora, di entrambe le cose :)