Finalmente a San Paolo ho fatto un po' di sano turismo culturale. Esattamente ciò che cercavo in una grande metropoli, dopo più di un anno di vita in una piccola cittadina caraibica. Sono stata piacevolmente sorpresa da questo lato di San Paolo. La cultura è ben presente e ben promossa, nonostante ci si trovi indubbiamente nel nuovo mondo. Ci sono molti centri culturali, almeno uno per quartiere in quello che si chiama il "centro espandido". Con esposizioni, workshop di teatro per tutte le età (anche per i vecchini!), conferenze, presentazioni di libri, spettacoli di danza e un immancabilmente anche unbar dove mettersi a leggere sorseggiando una tazza di cappuccino fatta con tutti i crismi.
I libri sono diffusi, anche se non a basso prezzo. Nelle edicole si trovano facilmente i classici letterari, proprio come in Italia. Inoltre esistono bellissime librerie multipiano con un bar interno o una comoda zona lettura con mega-puff dove ci si può accoccolare sfogliando un libro preso dallo scaffale. Questa commisione tra cultura e caffé esiste anche in senso inverso. Ci sono anche dei bar sulle cui pareti si trovano libri e riviste da sfogliare e da comprare. Insoma qui a San Paolo si vive molto fortemente la culturà del caffé letterario nata nell'illuinismo europeo e di cui Milano era una vera capitale ai tempi di Manzoni, Parini e Beccaria! Quanto contrasto con la piccola Port of Spain, dove la cultura del caffé non esiste proprio. Tanto che Mister K mi ha addirittura chiesto durante una delle nostre ultime conversazoni "Ma tu che cosa intendi per bar?"
Se i libri sono ancora un po' cari, mostre e musei sono accessibilissimi. Da quando sono qui ho visto una mostra di quadri del famoso architetto brasiliano Burle-Marx, la bella Pinacoteca nazionale, il MASP, che è il più imprtante museo di belle arti di San Paolo, con collezione permanente e mostra stagionale, una casetta-museo art nouveau, un esposizone di giovani artisti brasiliani e un paio di altre mostre fotografiche minori, tutto senza spendere un soldo. E' piacevole vivere in questabbondanza di occasioni culturali, così accessibili e semplici da trovare.
La Pinacoteca e il MASP sono bei musei, di cui l'architettura dell'edificio è certamente la cosa più interessante. La Pinacoteca è una grande, antica costruzione che è stata tutta ridecorata in chiave modernissima. Quindi ancora adesso si ha la coestistenza di superfici ruvide in mattoni grezzi e superfici liscissime di vetro, acciaio e pietra bianca lucida. Il MASP è un grande parallelepipedo nero che oscilla sospeso nell'aria, retto da colonne sottilissime e inconiciato da una struttura rosso-fuoco. Le loro collezioni non sono all'altezza dei musei Europei. Sono interessanti e hanno dei pezzi, ma sono limitate. Come ho detto prima, si avverte percepibilimente di essere nel nuovo mondo, in cui la storia e le vestigia del passato non pesano troppo sul presente.
Per questo forse si dà tanto spazio alle mostre dei giovani, alla fotografia, alle esposizioni di video. C'è un grande spazio di cultura disponibile, anche tutto da riempire. Anche nelle arti si avvera ciò di cui mi ero già accorta nel settore del lavoro. Siamo fuori dall'Europa, siamo in un mondo senza storia. In cui c'è ancora tutto da costruire, e i giovani sono incoraggiati a farlo.
mercoledì 25 marzo 2009
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