giovedì 29 gennaio 2009

Ghetto

Mister K stava esplorando il suo quartiere. Non suo nel senso che ci abita, ma suo nel senso che se ne deve prendere cura. E' uno degli inviati dal Ministero della Sicurezza Nazionale nelle aree piu' pericolose del paese per cercare di capire come risollevarle. Parlando con la gente, guardandosi intorno, creando occasioni di incontro con gli abitanti per sentire le loro richieste. Che variano dalla costruzione di un campo da pallacanestro all'apertura di un centro di accoglienza per ragazze madri. Ci e' andato per la prima volta qualche settimana fa, e si e' avvicinato ai ragazzi del muretto per capire che aria tirava. Ha sfoderato la sua voce da ghetto e li ha fatti cantare per un'oretta. Alla fine la butta li'. "Magari facciamo un meeting settimana prossima con un po' di gente del quartiere..." D'un tratto il loro capo si blocca. Sorride sardonico e solleva lo sguardo lentamete al di sopra dei suoi occhiali da sole. "E dove lo vorresti fare questo meeting?", chiede. "Mah, troviamo un posto qui vicino...", risponde K sospettoso. Il ragazzo scuote la testa e abbassa lo sguardo. "Amico, lascia che ti spieghi una cosa. La vedi questa zona? E' in guerra aperta con la banda dell'altro caseggiato. Non ti consiglio di fare il tuo meeting nel nostro territorio. Penserebbero che sei un nostro nuovo alleato. Arrivano in gruppo. E ti sparano in testa".

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